mercoledì 23 marzo 2016

Le “inesattezze” di Regione Lombardia sulle vasche di Senago


Regione Lombardia col sito "fiumi sicuri" intende, a suo modo, dare notizie ai cittadini. Peccato che quelle dell' 11.3.2016 presentino aspetti e motivazioni non corrette. Infatti si dichiara che la vasca di Senago, che raccoglie anche le acque dei torrenti Pudiga e Garbogera, è equivalente ad una vasca di pari volume a Paderno Dugnano. Evidentemente l’estensore dell’articolo non si è accorto che la vasca di Senago raccogliendo le acque dei due suddetti torrentelli (valutati da AIPO in 500.000 mc) potrebbe ricevere solo circa 310.000 mc di acque del Seveso e quindi in tal caso risulterebbe priva di efficacia per Milano. Inoltre Regione Lombardia continua a menzionare il Pudiga e il Garbogera che hanno una loro area di esondazione, come del resto il Seveso nella sua parte alta.

Altra inesattezza quando dichiara che le vasche a nord sono meno efficaci per Milano. Evidentemente non sa (o non vuole sapere) dove sono stati individuati gli altri siti. Ma c’è di più: non sa che i siti più efficaci sono quelli posti sull’asse del torrente e sono anche i più economici!
Quello di Senago non è sull’asse del Seveso ed è a km 4,5 dal punto di presa di Palazzolo.

Alla pseudo domanda del perché non aumentare la capacità del canale scolmatore (CSNO) non ha il coraggio di dichiarare la verità e cioè che non si vuole inviare acque inquinate al Ticino, ma per i cittadini senaghesi evidentemente questo non vale!

Quando risponde alla eliminazione degli scarichi urbani cerca di arrampicarsi sui vetri, perché sa che le Istituzioni non sono in grado di eliminare gli scarichi urbani ed ancor più pericolosi, quelli industriali. Per cui le acque del Seveso saranno sempre inquinate. A ripulirle non ci proveranno nemmeno!

Circa poi la manutenzione delle vasche è tutto in alto mare, Altrimenti, come d’obbligo, avrebbe fatto parte integrante del progetto.

Ma l’assurdo è quando dichiara la scarsa tossicità delle acque del Seveso. Ma se è così perchè non inviarle al Ticino ed evitare spese inutili?

L’intendimento di Regione Lombardia, ma è in buona compagnia, è quello che le vasche di Senago si devono fare, a prescindere della loro efficacia.
Se poi da esse ne deriverà un danno per il territorio e per i cittadini poco male.

Giovanni Cortese
Senago, 22 marzo 2016

Vasche di laminazione: la diffida al proseguo dei lavori di Rinnovamento Democratico e dei Comitati Civici

L'associazione Rinnovamento Democratico, il Comitato "No vasche e Tutela del territorio" e il Comitato "Senago Sostenibile" hanno inviato il 18 marzo scorso una lettera di diffida al proseguo dei lavori indirizzata ad AIPO (Agenzia Interregionale Fiume Po), al Presidente della Regione Lombardia, al Sindaco di Milano e per conoscenza alla Soprintendenza Beni Archeologici, al WWF, a Legambiente e al Sindaco di Senago.
Ecco il testo della lettera:

Oggetto: Comune di Senago. Rinvenimento reperti Archeologici

Come riportato dalla stampa, in sede di scavi per verificare la presenza o meno di reperti archeologici sul sito dove sono state previste le note vasche di laminazione del torrente Seveso, le indagini hanno rivelato la presenza di alcuni reperti.
Sono stati rinvenuti reperti molto antichi, appartenenti al Neolitico,come anticipato provvisoriamente, dalla dottoressa Cristina Longhi, all’uopo interessata.
E’ da evidenziare che anche altre volte sul territorio Senaghese sono stati trovati resti archeologici importanti.
Ciò posto i sottoscrittori della presente diffidano i destinatari in indirizzo a voler procedere con azioni sul sito in questione, stante la possibilità che vi possano essere ulteriori reperti interrati, quantomeno fino al completo accertamento delle condizioni del sito stesso, con preghiera ai destinatari "per conoscenza" di attivare quanto ritenuto da essi necessario a garanzia e tutela dei beni storici italiani e adoperarsi per una campagna di ricerche sotto la direzione della Soprintendenza dei Beni Archeologici. Ciò a salvaguardia del potenziale patrimonio presente.
Ogni eventuale attività che potrebbe danneggiare reperti interrati verrà denunciata alle Autorità competenti.

firmatari: 
Maria Interdonato per l'Associazione Rinnovamento Democratico
Giovanni Cortese per il Comitato "No Vasche e Tutela del Territorio"
Roberto Borghi per il Comitato “ Senago Sostenibile “

Senago, 18 marzo 2016

sabato 5 marzo 2016

Rinnovamento Democratico e Vivere Senago: un impegno comune per rinnovare il modo di amministrare


A circa 3 anni dal suo insediamento l’attuale Amministrazione Comunale di Senago mostra tutta la sua limitatezza operativa.
Troppi e a volte inopportuni, sono stati i cambiamenti che hanno stravolto la compagine originaria scaturita dalle elezioni del 2012. Alcuni poi hanno rappresentato un vero autogol.
Mi riferisco alle pressanti spinte affinchè il vice sindaco Micaela Curcio desse le dimissioni, alla cacciata dei due assessori (Maria Interdonato e Luca Palazzolo) che non avevano votato l’inserimento delle vasche di laminazione nel PGT, alla mutazione, oseremmo dire genetica, della composizione della Giunta.
Da una disamina della situazione creatasi e dalla necessità di dare una svolta che potesse rappresentare un domani migliore per il nostro paese, è sorta l’esigenza di dare vita ad una formazione costituita da due movimenti cittadini: Rinnovamento Democratico e Vivere Senago.
I problemi sono tanti e richiedono una compagine compatta e determinata. 
A titolo esemplificativo, ancorchè non esaustivo, basti ricordare il problema delle vasche di laminazione che non sono state adeguatamente contrastate al momento opportuno e in modi efficaci e che ora, qualora dovesse concretizzarsi l’inizio dei lavori, impone di attivare tutte le azioni possibili per evitare danni irreparabili ai cittadini.
Vi è il PGT che necessiterà di una revisione. Vi è l'esigenza di dare nuova linfa alle strutture sportive che sembrano abbandonate e non rispondenti alle norme di sicurezza e ai bisogni del paese. E' importante trovare una soluzione al problema del cimitero, con una azione chiara e comprensibile, così come sarà necessario intervenire per la manutenzione delle strutture scolastiche ed il loro adeguamento soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. 
L’elenco è troppo lungo per esplicitarlo completamente.

La nuova compagine intende cambiare il modo di amministrare il paese. Dare maggiore voce ai cittadini e confrontarsi con essi, perché è questo che si aspettano.

Da qui la consapevolezza della necessità di portare nell’amministrazione comunale persone, oseremmo dire normali, che rispondano a requisiti irrinunciabili per il raggiungimento degli obiettivi: preparazione, onestà, serietà,competenza, credibilità, coraggio e capacità di fare scelte e comportamenti coerenti con quanto si dice.

Questi i punti sostanziali dell'accordo tra Rinnovamento Democratico e Vivere Senago:
1. Le due organizzazioni dichiarano di voler costituire una coalizione che alle prossime elezioni amministrative, previste per il 2017 o prima qualora ne ricorrano i termini, si presenti con il candidato Sindaco sostenuto dai candidati consiglieri elencati in ciascuna delle liste di coalizione
2. ll programma politico-amministrativo sarà congiuntamente elaborato e sottoscritto nelle prossime settimane;
3. Il candidato Sindaco, che dovrà essere persona rispondente ai requisiti stabiliti di comune accordo, sarà indicato e sostenuto da entrambe le liste.
4. Rinnovamento Democratico e Vivere Senago esamineranno altre ulteriori possibilità di aggregazione e, se ritenuto opportuno per Senago, decideranno, in maniera esclusivamente congiunta, sul possibile allargamento della coalizione


Appunti sul Projet Financing Cimitero di Senago

Nell’Amministrazione Comunale c’è aria di fermento sul problema cimitero, ed una forte volontà di spingere per una rapida conclusione della convenzione regolante i rapporti con l'operatore privato.
Al riguardo, il recente via libera al nuovo Codice degli Appalti, che sostituisce l’obbrobrio rappresentato dal Decreto 163/2006, rende opportuno attenderne la pubblicazione definitiva, proprio perché quello esistente verrebbe abrogato. Tra l’altro dalle poche notizie trapelate, il nuovo decreto conterrebbe una norma riguardante gli interventi per i quali è necessario che gli stessi vengano discussi con i cittadini.
Comunque di seguito si riportano alcune considerazioni riguardanti la bozza di convenzione che dovrebbe regolare i rapporti tra Comune e Privato.

1) Considerato che trattasi di intervento pubblico:
  • va fatta una gara adeguatamente pubblicizzata;
  • si applicano tutte le norme riguardanti i Lavori Pubblici;
  • si applicano tutte le norme sulla sicurezza.
  • A chi l’onere del compenso per i professionisti?
2) all’articolo 2 della bozza (oggetto della convenzione) non sono riportati gli interventi di manutenzione straordinaria alla parte esistente del cimitero.

3) all'art. 5 della bozza, occorre precisare che gli importi indicati sono “una tantum” per l’intera durata della concessione ai cittadini. E quindi per il gestore il riconoscimento va commisurato al tempo indicato nella convenzione stessa, il resto spetta al Comune.
Per una corretta valutazione vanno poi comparati i costi attuali con quelli indicati nella bozza di convenzione, sia per i servizi normati che per le prestazioni scorporate.

4) Tutte le garanzie devono essere prestate mediante fideiussione bancaria non assicurativa e con la dizione di possibile escussione a semplice richiesta.
A tutela del Comune si dovrà prevedere una polizza fideiussoria per l’intero importo indicato in convenzione e per la durata fino al collaudo. Questo, qualora dovesse verificarsi un qualsiasi imprevisto, garantirebbe il Comune e consentirebbe allo stesso di prendere gli opportuni provvedimenti a tutela della cittadinanza.

5) E’ bene sapere che dal momento in cui la convenzione sarà applicata il cimitero verrà gestito privatamente, con una larga possibilità d’azione del gestore.
Andrebbero meglio precisate la funzione e l’agibilità attribuite al Comune che peraltro nominerà un Responsabile Unico del Procedimento, funzione importantissima a garanzia dei cittadini.

6) Occorre inserite nella bozza un nuovo articolo che preveda quanto segue:
  • L’importo dell’intervento non è suscettibile di aumento, fatto salve situazioni riscontrate negli scavi da esaminare congiuntamente tra Gestore ed Amministrazione Comunale .
  • Il Gestore presenterà all’Amministrazione Comunale copia dei contratti riguardanti lo svolgimento dei lavori, nonché copia delle fatture. Con l’intesa che qualora la somma totale fatturata dovesse essere inferiore all’importo dichiarato in convenzione, la differenza sarà accreditata all’Amministrazione Comunale.
7) Per quanto riguarda gli elaborati tecnici e i derivanti costi, la valutazione è competenza e responsabilità delle strutture Comunali


Vasche di laminazione: ruspe nell'area verde di via De Gasperi. Sono iniziati i lavori per le vasche?

Ruspe in azione nell'area verde di via De Gasperi, sono forse iniziati i lavoro per le vasche ?
No, in realtà i lavori non sono ancora partiti.
La ruspa e le montagnette di terra fanno parte ancora di una delle fasi preliminari, quella relativa all'indagine archeologica propedeutica all'inizio dei lavori. 
Ad eseguire le operazioni la Sap, azienda incaricata da Aipo per l'indagine archeologica.
Le ruspe scaveranno un centinaio di profonde buche, allo scopo di valutare nel sottosuolo la presenza ,o meno, di evidenze archeologiche.

Non resta che sperare , dopo la chiusura della fase dibattimentale , nella decisione del giudice rispetto al doppio ricorso inoltrato dell'Amministrazione Comunale