sabato 30 aprile 2016

Vasche di laminazione a Senago...qualcosa si muove...



Dopo l’invio all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) presieduta da Raffaele Cantone, dell’esposto formulato dai Comitati contrari alle Vasche a Senago e dall’Associazione Rinnovamento Democratico, la cui notizia è stata data nel corso del Forum dei Cittadini del 7 aprile scorso, è pervenuto il riscontro da parte dell’Autorità medesima.

La citata Autorità ha avviato una indagine conoscitiva al riguardo, invitando AIPO a fornire adeguata documentazione esplicativa sui vari punti posti in evidenza e contemporaneamente ha inviato la medesima lettera raccomandata a Giovanni Cortese, referente del Comitato “No Vasche e Tutela del Territorio”.

L’impegno profuso dai Comitati e dall’Associazione Rinnovamento Democratico per contrastare la realizzazione delle vasche a Senago è sempre stato intenso, senza tralasciare alcuna possibilità che potesse essere utile ad evitare lo scempio del territorio e danneggiare i cittadini. L’esposto presentato alla suddetta Autorità e la conseguente apertura di una indagine ne è la dimostrazione.

Riteniamo che possa essere ancora possibile riaprire la discussione sulle vasche di Senago.
A tale fine invieremo ulteriori documenti e resteremo a disposizione per ogni eventuale necessità.

mercoledì 13 aprile 2016

Referendum del 17 Aprile 2016


Rinnovamento Democratico fa proprie le parole di Paolo Grossi, presidente della Corte Costituzionale.
“Si deve votare: ogni cittadino è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto, significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d'identità del buon cittadino"
 
 

venerdì 8 aprile 2016

Automezzi in manovra...




Si scaldano i motori, le insegne dell’AIPO sventolano sugli escavatori pronti ad entrare in azione. Trionfalistici comunicati dei fautori delle Vasche di laminazione a Senago si sprecano, politici importanti della Regione e del Comune di Milano si stanno imbellettando in previsione del taglio del nastro di inizio lavori. 
Il magico trio pro vasche, Viviana Beccalossi (assessore regionale al Territorio, Urbanistica e difesa del Suolo) e gli assessori al comune di Milano Marco Granelli (Sicurezza) e Pierfrancesco Maran (Mobilità), seppur divisi da opposta appartenenza politica, si ritrovano uniti a festeggiare l’evento portando a termine lo scempio dell’area sud di Senago pur di portare a casa (nostra) le vasche di laminazione, con il loro carico di acque inquinate e maleodoranti residui di scorie e rifiuti. 
Neanche il ritrovamento di alcuni reperti archeologici, quasi sicuramente, fermerà l’inizio dei lavori previsti per il prossimo mese di maggio.
Nei giorni scorsi mi sono soffermato sulla lettura di alcuni comunicati stampa, pagine del Sito regionale ed articoli di giornali, ed avendo rilevate alcune affermazioni con cui non concordo affatto, desidero sottoporre le mie considerazioni al giudizio ed alla riflessione dei lettori di queste pagine e dei cittadini senaghesi.

Parto da una notizia di stampa apparsa il giorno 8 marzo su di un importante quotidiano a tiratura nazionale e dove si apprende di un incontro a Palazzo Lombardia dei tre Assessori Beccalossi, Granelli e Maran per fare il punto della situazione e al termine, viene rilasciato un comunicato congiunto. 
L’assessore regionale Beccalossi, in quota Fratelli d’Italia afferma: “ si tratta di un percorso molto complesso, ma finalizzato ad analizzare nel dettaglio tutti i progetti, con le massime garanzie possibili, nella piena trasparenza e garantendo la possibilità di partecipazione di tutti i cittadini”… Ad essere buono ritengo queste affermazioni irriguardose e al limite della presa in giro di tutti quei cittadini che in questi anni si sono battuti contro il progetto dell’AIPO e che hanno visto sistematicamente rigettate tutte le osservazioni e le relazioni con proposte alternative, altroché partecipazione!
Gli assessori al comune di Milano Granelli e Maran, entrambi in quota PD invece affermano: “Abbiamo condiviso negli anni con Governo e Regione che il piano di vasche è la soluzione più efficace per risolvere un problema che esiste da 40 anni, per questo insieme abbiamo stanziato tutte le risorse necessarie per attuarlo. Ora andiamo avanti con convinzione e con l’obiettivo di rispettare le tempistiche”. 
Devo dare atto ai due di aver pronunciato delle parole molto chiare e prive di dubbi interpretativi, almeno per chi ha nozioni elementari della lingua italiana. Finalmente si è certificata la volontà politica di chi ha sponsorizzato e portato avanti con forza questo progetto: Governo, Regione Lombardia e Comune di Milano, fine delle trasmissioni!

Altro punto dolente è stato la lettura di un testo pubblicato sul sito www.fiumisicuri.regione.lombardia.it
E’ apparso subito evidente, nel gioco concordato delle domande e delle risposte, il tentativo di giustificare e sostenere il progetto delle vasche di laminazione a Senago e non volendo liquidare sommariamente la questione, ribadendo per questa pagina lo stesso giudizio espresso nei confronti dell’assessore Beccalossi, riprendo alcuni passaggi, ampliando alcuni giudizi, condivisi in toto , espressi in altro articolo pubblicato su questo Blog a firma di Giovanni Cortese.

Alla domanda: Perché non si interviene riducendo gli scarichi urbani nel Seveso? 
La Regione risponde: “ridurre gli scarichi è fondamentale per limitare il rischio idraulico nelle città, ma non è sufficiente poiché limitare gli scarichi non consente di ridurre in maniera apprezzabile il volume d’acqua nel fiume e, di conseguenza, non riduce in modo sostanziale il volume di laminazione necessario per evitare le esondazioni. E’ sicuramente un contributo importante per la qualità del corso d’acqua, che però non porta sostanziali benefici rispetto al problema delle esondazioni”

Che risposta geniale! Un abito cucito su misura, adattato abilmente a coprire le mutande sporche, un mix di verità, mezze verità e ovvietà per portare a conclusioni che non hanno niente a che vedere con la soluzione del problema. 
Limitare gli scarichi, potrebbe non consentire la riduzione in maniera apprezzabile il volume d’acqua nel fiume, ma certamente ne migliorerebbe la qualità ed è qui il nocciolo del problema e che non si vuole capire ed affrontare. 

Il Fiume Seveso è il terzo fiume più inquinato d’Europa, gravemente malato da anni e mai nulla si è fatto per sanarlo. La situazione è talmente grave che la Commissione Europea ha richiamato e messo sotto osservazione numerosi comuni rivieraschi che riversano gli scarichi delle proprie fogne nel fiume. E non parliamo poi degli scarichi abusivi la maggior parte dei quali industriali. 
Il dato reale è che la condizione delle acque del fiume Seveso è talmente compromessa da essere stata catalogata come “pessima” (livello 5, il massimo possibile) dall’ARPA. 
Del resto basta andarsi a leggere le cronache successive alle esondazioni del fiume a Niguarda e dove vengono riportate situazioni di “laghi di fetida acqua nera e inquinata”. 
Tutto ciò permette di ribattere anche ad altre due affermazioni presenti sul sito regionale. 
La prima riguardante le analisi svolte e che non hanno rilevato elementi di tossicità relativamente né alle acque ne ai sedimenti trasportati dal Seveso. 
La seconda si riferisce alla domanda sul perché non aumentare la portata del canale scolmatore (CSNO). Semplicissimo, perché l’Ente “Parco del Ticino” NON vuole assolutamente che le acque così inquinate arrivino in quantità tale da rischiare di alterare i parametri chimico-fisici di lunghi tratti del loro fiume. 
Che non ci prendano in giro, le vasche di laminazione di Senago servono a tutto, tranne che a mettere in sicurezza la zona nord di Milano dal rischio di esondazioni!.

A tutti questi politicanti diciamo: continuate nelle vostre menzogne, così sul naso troveranno posto nidi di cicogne!

Rinnovamento Democratico per Senago
Senago 8 aprile 2016


Ecco il documento sulle vasche di laminazione a Senago presentato al forum dei cittadini del 7 aprile 2016

campione carotaggio per le vasche di laminazione


A nome dei Comitati “ No Vasche e Tutela del Territorio”, “ Senago Sostenibile” e dell’Associazione Rinnovamento Democratico per Senago” sottoponiamo il presente documento all’attenzione della cittadinanza e dell’Amministrazione Comunale, chiedendo ai cittadini presenti di esprimere o meno il loro assenso alla richiesta formulata.
I suddetti Comitati ed Associazione

CONSIDERATA
l’arroganza finora dimostrata da AIPO, Regione Lombardia, Comune di Milano nel volere realizzare ad ogni costo le vasche così dette di laminazione , contro la volontà della popolazione Senaghese, contro ogni ragionevole ragionevolezza

TENUTO CONTO
che ancora non si sono espressi:
- la Corte dei Conti a fronte degli esposti presentati dal Comune di Senago e dai Comitati in contesto;
- il TAR di Milano a fronte di un esposto presentato dal Comune di Bollate;
- il “Tribunale Superiore delle acque” che ha recepito la documentazione e dovrà emettere sentenza

STANTE
- che i Comitati ed Associazione di cui sopra hanno in data 4 marzo 2016 inviato apposito esposto alla Autorità Nazionale Anticorruzione;
- che in data 18 marzo 2016 gli stessi hanno provveduto ad inviare apposita diffida a proseguire i lavori, dopo il ritrovamento dei noti reperti archeologici, ad AIPO, Regione Lombardia, Comune di Milano, nonché per conoscenza a diversi Enti ed Istituzioni , fino a completa definizione dello stato del sito rispetto alla possibile esistenza di ulteriori reperti

RICHIEDONO
(la richiesta viene fatta propria anche da “Vivere Senago”) 
che qualora il Tribunale Superiore delle Acque non dovesse accogliere le giuste richieste dei Senaghesi, l’Amministrazione Comunale inoltrerà denuncia alla Corte Europea per la tutela della salute pubblica.

Firmato da:
Roberto Borghi, Giovanni Cortese, Maria Interdonato, Giuseppe Sofo