sabato 28 ottobre 2017

E VASCHE- QUANTA IPOCRISIA E BUGIE - -2














E VASCHE – QUANTA IPOCRISIA E BUGIE  -  2

 
Sui mezzi di informazione del 25 ottobre è apparsa la notizia, postata con molta enfasi dal sindaco, del finanziamento di 500.000 € da parte della Regione Lombardia  per intervenire sul ponte che ha provocato la chiusura della via per Cesate.

Immediatamente si pensa : ottimo!

Poi però fatta una breve riflessione emerge che, guarda caso, il finanziamento è stato accordato dopo che l’Amministrazione  Comunale in data 18.102017 ( 7 giorni prima) ha formulato una serie di richieste a fronte della chiusura di via De Gasperi, e tra queste è presente quella riguardante  il ponte della via per Cesate. Che coincidenza!

E’ evidente che lo stanziamento costituisce la 1^ trance  delle compensazioni richieste, che ironia della sorte sono, salvo piccole modifiche, le stesse prospettate dalla precedente Amministrazione.

Evviva la proclamata discontinuità!!!

Tra non molto verranno finanziati gli altri interventi richiesti, con buona pace  dei problemi  e dei pericoli per i cittadini.

Possiamo comprendere che l’Amministrazione Comunale non debba disturbare i manovratori  , visto che nella prossima primavera verranno effettuate le elezioni regionali, ma a cosa serve una A.C. succuba di altre Istituzioni ed ancor peggio di persone?

Qualcuno, tentando la difesa d’ufficio della A.C., ha poi cercato di far passare il finanziamento di che trattasi per un finanziamento suppletivo per la cantieristica. Ma cosa c’entra il ponte sunnominato con il cantiere delle vasche che dista oltre 1 km? E’ evidente che non sa che la chiusura di via De Gasperi è comparsa dopo l’aggiudicazione dei lavori e non è stata mai discussa in sede di conferenza dei servizi. Quindi intempestiva  e da non accogliere. Anche perché per eseguire i lavori in contesto non è necessario interrompere la più volte citata via.

Tutto quello che precede getta non poche ombre sulla regolarità della gestione dei lavori.

Siamo preoccupati, ma non molleremo la guardia.

 Senago, 25.10.2017

 Comitato “No Vasche e Tutela del Territorio”

Pubblichiamo e appoggiamo il documento del Comitato NO vasche

martedì 10 ottobre 2017

PROJET FINANCING - DOPO IL DANNO NON POTEVA MANCARE ANCHE LA BEFFA

 
PROJET FINANCING- DOPO IL DANNO NON POTEVA MANCARE ANCHE LA BEFFA

Nell’inverno scorso, la Giunta uscente del sindaco Fois, presentò in pompa magna in Assemblea Pubblica, quello che doveva essere il fiore all’occhiello della sua legislatura ormai al termine: il Project Financing del cimitero di Senago. La serata fu aperta dagli interventi  del Sindaco e dell’Assessore che, con toni trionfalistici, spiegarono le motivazioni  politiche ma soprattutto economiche della scelta di tale procedura e del progetto. Lasciarono successivamente  la parola al tecnico  dell’impresa in pectore che avrebbe dovuto realizzare l’opera, per l’esposizione del progetto ai presenti.

Al termine degli interventi  si aprì il dibattito pubblico  e molti tra i presenti, inclusi noi, espressero perplessità ed inopportunità su questo tipo d’intervento, sottolineando  sfrontate anomalie nella bozza di convenzione. In particolare:

-        l'operazione prevede una ripartizione del rischio decisamente troppo gravosa per il Comune.

-        Il progetto di gestione complessivamente non rispondeva alle esigenze, ormai emergenze, del nostro ente. 

 In seguito poi, è emerso che l’impresa iniziale non era nelle condizioni per assumere e portare a termine l’intervento in questione.

L’Amministrazione dell’allora sindaco in carica Fois decise, nel mese di dicembre di avviare il bando di gara tramite la centrale Unica di Committenza di Garbagnate Milanese, che avviava la procedura di gara a norma del D.Lgs. 50/2006.

Espletato il bando, i lavori furono affidati e non consegnati, alla ditta Betonclabo di Busto Arsizio del Gruppo Castiglioni.

Ora, dopo diversi contatti tra l’Amministrazione e l’ Agenzia per la Tutela della Salute (Ats), la stessa  conferma il proprio parere sfavorevole a causa della mancanza del Piano Regolatore cimiteriale e quindi si ricomincia da zero.

I cittadini si chiedono: ma come è possibile che l'Amministrazione Fois non abbia prestato maggiore attenzione ad un'operazione così complessa ed importante per Senago e che la superficialità con cui si è agito comporti ora un ritardo nei tempi che aggrava ulteriormente la situazione del Cimitero cittadino ?

E’ chiaro che il pressapochismo impera a riguardo!

Chi pagherà gli eventuali danni all'impresa affidataria qualora non fosse possibile eseguire i lavori  dopo che il  progetto era stato vagliato e approvato prima dall'Amministrazione fois e poi dalla Centrale unica di Committenza di Garbagnate Milanese?

Ora però bisogna intervenire con urgenza per garantire la funzionalità del locale cimitero, e riprendere in considerazione tutte le osservazioni e  gli aspetti sopra esposti.

Noi crediamo che il servizio cimiteriale sia necessario mantenerlo pubblico, inoltre senza pensare a progetti faraonici,bisognerà valutare le necessità urgenti e predisporre un piano di intervento per step funzionali, ed immediatamente utilizzabili a secondo delle disponibilità economiche del comune.

Proprio perchè siamo convinti di questo, ci faremo parte attiva affinchè l'iter procedurale venga riavviato dalla presente amministrazione al più presto rendendoci disponibile a fornire il nostro prezioso supporto qualora l'Amministrazione decidesse di aprire un tavolo di lavoro al quale potremmo avanzare i nostri suggerimenti e la nostra competenza.

 LISTA CIVICA RINNOVAMENTO DEMOCRATICO PER SENAGO

 

lunedì 9 ottobre 2017

LE VASCHE - QUANTA IPOCRISIA E BUGIE

 
 
LE VASCHE -  QUANTA IPOCRISIA E BUGIE
 
Finalmente siamo riusciti a capire da dove nasce l’eventuale chiusura o semaforizzazione  di via De Gasperi.
L’appaltatore  col sostegno di Aipo  ha chiesto alla città Metropolitana  la chiusura di via De Gasperi (SP175) per consentirgli  una agevole e facilitata esecuzione dei lavori , mettendo però i senaghesi in condizioni terribili, praticamente in una cloaca. E qui salta in evidenza che non essendo rappresentata tale evenienza in sede di gara d’appalto, la stessa probabilmente è stata falsata.
In questo pateracchio si è inserita la precedente Amministrazione  (sindaco Fois) che, pensando di portare a casa surrettiziamente le compensazioni, ha richiesto ad Aipo una serie di interventi a partire dalla bretella collegante la rotatoria tra la SP 119 (quella vicino alla piattaforma ecologica) e la rotatoria posta ad inizio via Brodolini, con un calibro uguale a quello della tangenziale di Senago, oltre ad una pista ciclabile; una serie di interventi di rotatorie varie; una serie di platee rialzate; e molto altro ancora.
Addirittura l’intervento sul muro d’ala del ponte Geriale.
E’ evidente che questi interventi non sono altro che una richiesta di compensazione, mai ammessa dal precedente sindaco, che non ha ritenuto di informare i cittadini, che ha effettuato diversi incontri al riguardo e  che non  ha voluto indire un forum malgrado le esplicite richieste. 
Oggi siamo in queste condizioni:
1-la ventilata  limitazione del traffico su via De Gasperi non è che una richiesta dell’appaltatore che comunica  ai tutori del traffico di Senago e di Bollate che  “ Città Metropolitana di Milano, ha espresso, sia pur in via informale, parere positivo  in merito alla variante proposta……” ;
2 – della suddetta limitazione del traffico  non vi è traccia di discussione durante le varie conferenze dei servizi. Conferenze appositamente effettuate per discutere di tutti i riflessi e le attività necessarie per l’esecuzione dei lavori, in special modo quelle conflittuali con lo svolgimento degli stessi.
Quindi, il citato intervento non è stato ritenuto necessario!
Da quanto sopra esposto si evince che la necessità di intervenire con la chiusura o semaforizzazione di via De Gasperi  è da ricondurre ad una specifica richiesta dell’appaltatore, fatta dopo l’affidamento dei lavori, e ad essa si sono adeguati i vari attori (Aipo-Amministrazione  allora in carica).
Ora però bisogna ricondurre la questione su un binario corretto, di tutela dei cittadini, di legalità:
a –se l’intervento di limitazione del traffico su via De Gasperi non è stato discusso dettagliatamente in conferenza dei servizi, proposto ora dopo tanto tempo  e a gara esperita, è intempestivo e non applicabile, ed oltre tutto  rappresenta un favore all’appaltatore, a danno dei Senaghesi. La ventilata necessità di interrompere la via di cui sopra per realizzare il collegamento tra le due vasche è una solenne bufala. Tale collegamento si può realizzare col metodo dello spingi tubo, metodologia utilizzata da almeno 45 anni, e senza interrompere la SP 175.
b – le eventuali compensazioni, che comunque spettano al territorio, privato definitivamente di 17 ettari ( circa 30 campi di calcio) del parco delle Groane, verranno indicate e specificate in base ai bisogni dai cittadini.  E’ da rilevare che il Consiglio di amministrazione del parco Groane, al riguardo, non ha tenuto un atteggiamento coerente col mandato costitutivo del parco stesso : difesa, difesa, difesa del territorio!
Pertanto  si invitano :
- il sindaco di Senago  in carica a non seguire il percorso intrapreso dalla vecchia Amministrazione e difendere i Senaghesi senza se e senza ma, evidenziando che il dirottamento del traffico, così come indicato, sulla via Brodolini comporterà un elevato rischio per gli utilizzatori, ed una corrispondente responsabilità per coloro che avranno approvato/autorizzato tale situazione;
- Aipo ad evitare di trattare Senago come un semplice vassallo che deve obbedire all’arroganza del potere che gli deriva dallo scudo Istituzionale; Senago è un paese con i suoi diritti, non solo doveri.
Richiediamo fermamente , a nome dei cittadini,  l’indizione, a breve, di un forum  per informare il paese e recepire le istanze che verranno avanzate.
 
COMITATO “NO VASCHE E TUTELA DEL TERRITORIO”

LEGALITA'

 

                                   LEGALITA’


 LA LISTA RINNOVAMENTO DEMOCRATICO, NON SI NASCONDE, NON E’ NEL COSTUME DEI SUOI COMPONENTI, E CON SERENITA’ VUOLE ESPRIMERE LA PROPRIA OPINIONE SU QUANTO DI GRAVE E’ SUCCESSO A SENAGO; CI RIFERIAMO ALL’ARRESTO DEL FRATELLO DI UN ASSESSORE IN CARICA, COINVOLTO IN FATTI DI ‘NDRANGHETA E LA DECISIONE DA PARTE DEL SINDACO DI REVOCARE LE DELEGHE  AL RAPPRESENTANTE DI FORZA ITALIA IN GIUNTA.
PREMESSO CHE E’ DOVEROSO ESPRIMERE TUTTO IL NOSTRO APPREZZAMENTO PER L’OPERATO DELLA MAGISTRATURA E DELLE FORZE DELL’ORDINE NEL PERSEGUIRE REATI DI TALE GRAVITA’, RITENIAMO OPPORTUNO  FARE DELLE RIFLESSIONI SUI FATTI  ACCADUTI IN TUTTI I SUOI RISVOLTI.

NOI SIAMO CONVINTAMENTE GARANTISTI, SENZA ECCEZIONI DI CONVENIENZA  E OPPORTUNISMI, IL CHE CI PORTA AD AFFERMARE CHE ALLO STATO ATTUALE DELLE INDAGINI E DA QUANTO E’ EMERSO ANCHE DAGLI ORGANI DI  STAMPA, GABRIELE VITALONE NON E’ INDAGATO  ED E’ INCENSURATO, PERTANTO NON CREDIAMO APPROPRIATO ADDEBITARGLI LA SOLA COLPA DI ESSERE FRATELLO DI UN ARRESTATO. NOI NON CI SCHIERIAMO CON CHI FIUTA L’OPPORTUNITA POLITICA DI METTERE IN DIFFICOLTA’ L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE APPROFITTANDO DI UNA INDAGINE GIUDIZIARIA.  COME NON CI SCHIERIAMO ASSOLUTAMENTE  CON CHI AFFERMA CHE QUESTA AMMINISTRAZIONE SIA “INFILTRATA” DALLA MALAVITA ORGANIZZATA E PER QUESTO NE CHIEDE L’INTERVENTO DEL MINISTERO DEGLI INTERNI PER LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE.

LA GIUSTIZIA FARA’ IL   PROPRIO  CORSO E SOLO AL TERMINE DEGLI EVENTUALI PROCESSI SI CAPIRA’ LA REALE GRAVITA’ DEL COMPORTAMENTO DEI SOGGETTI COINVOLTI  E SI POTRA’ ESPRIMERE GIUDIZI SERENI ED APPROPRIATI.

DETTO CIO,’ E’ CHIARO CHE QUALCHE ERRORE QUESTA AMMINISTRAZIONE L’HA COMMESSO, A COMINCIARE DAL FATTO CHE SIN  DA SUBITO HA SOTTOVALUTATO I RISVOLTI POLITICI ED ETICI DELLA QUESTIONE.  IL SINDACO E’ PASSATO DA UNA DIFESA AD OLTRANZA AL RITIRO DELLE DELEGHE SOLTANTO A POCHE ORE DI DISTANZA TRA LE DUE DECISIONI, CON SCARSO SENSO ISTITUZIONALE NON HA RITENUTO D’INFORMARE I CONSIGLIERI COMUNALI DELL’ACCADUTO IMMEDIATAMENTE, NELLE COMUNICAZIONI ALL’INIZIO CONSIGLIO COMUNALE. ERRORI DOVUTI ALL’INESPERIENZA PROBABILMENTE, MA  SEMPRE DI ERRORI SI TRATTA E GRAVI.

NON BASTA CHIUDERE GLI OCCHI PER NON VEDERE CIO’ CHE NON CI PIACE, BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI CAMBIARE LE COSE AFFRONTANDOLE.

NOI RITENIAMO IMPORTANTE CHE UN’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, A PRESCINDERE  DA OGNI COLORE POLITICO, DEBBA ESSERE PALADINO DELLA LEGALITA’  E PERCIO’ IMMUNE DA QUALSIASI SOSPETTO  CHE POSSA METTERE IN CATTIVA LUCE  IL PROPRIO OPERATO  E IN QUESTO SENSO  AUSPICHIAMO UNA SERENA RIFLESSIONE DA PARTE DEL SINDACO E DELLA SUA MAGGIORANZA.

LA CULTURA DELLA LEGALITA’ DEVE ESSERE PROMOSSA NON SOLO A SALVAGUARDIA DEI RISCHI DI INFILTRAZIONI MAFIOSE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE , MA ANCHE COME INSEGNAMENTO CIVICO ED ETICO PER ARGINARE LA CATTIVA POLITICA CHE USA GLI STRUMENTI DELLA RACCOMANDAZIONE E DEI FAVORITISMI PER AVERE CONSENSO. QUESTE CATTIVE ABITUDINI SONO L’HUMUS SU CUI FIORISCE E PROLIFERA IL SEME DELLA CULTURA MAFIOSA.

 LISTA CIVICA RINNOVAMENTO DEMOCRATICO PER SENAGO